La Yamaha ha pensato ad un progetto davvero esclusivo, che può cambiare il mondo delle due ruote. Ecco la decisione.
Grandi novità in casa Yamaha, che tramite la realizzazione di un innovativo brevetto punta a riscrivere la storia delle due ruote. La casa di Iwata ha mandato in pensione la mitica R1 proprio in questi mesi, una supersportiva che ci lascia dopo oltre un quarto di secolo di onorato servizio, in favore di quelle che sono le nuove tecnologiche, che iniziano a prendere il sopravvento anche nel mondo delle due ruote, anche se di strada da fare ce n’è ancora.
Come avrete potuto intuire, ci stiamo riferendo alle moto elettriche, ed il nuovo brevetto della Yamaha è indicativo in tal senso. Le varie case stanno sviluppando tecnologie sempre più innovative, con la Kawasaki che è già improntata anche sull’idrogeno, e tante nuove idee che dal Giappone si stanno diffondendo in giro per il mondo. Andiamo a scoprire cosa hanno messo in atto i tecnici del colosso di Iwata.
Yamaha, si va verso la moto elettrica
Le moto elettriche sono ancora ben lontane dal poter rappresentare una minaccia per quelle termiche, ma i vari marchi, nel frattempo, si stanno portando avanti per anticipare i tempi. La Yamaha ha presentato un rivoluzionario brevetto sul pacco batterie, più precisamente, su un sistema di raffreddamento della parte più delicata di questa tipologia di moto. Ricordiamo che la casa di Iwata aveva già progettato una moto ad emissioni zero nel 2013, per cui, lo sviluppo di questo tipo di veicolo va avanti già da tempo.
Ma in cosa consiste il nuovo brevetto? Riguarda una moto elettrica ad alte prestazioni, carenata e con telaio misto, con forcellone in alluminio. Sotto le carene, dove di solito si trova il motore, lo spazio è riservato al pacco batterie alettato, con il motore elettrico alle sue spalle. E come detto, la rivoluzione per questo settore riguarda il sistema di raffreddamento, che rappresenta una novità assoluta.
La Yamaha vuole puntare su un raffreddamento ad aria per il pacco a batteria, cosa che rende più facile il processo costruttivo, ed anche il peso ne risulta contenuto. A ciò si aggiunge anche un contenimento dei costi, aspetto che potrebbe rendere più bassi i prezzi di listino. Al momento non ci sono ancora progetti per una moto di serie di questo livello, ma presto avremo aggiornamenti.