Valentino Rossi è stato protagonista di una sfida che ha fatto sognare tutti i suoi fan, impossibile non esaltarsi per quello che ha fatto.
È ormai trascorso qualche anno da quando Valentino Rossi ha concluso la sua carriera in MotoGP, momento che tantissimi appassionati di motori avrebbero voluto non arrivasse mai pur sapendo come non fosse possibile sottrarsi al tempo che passa. Oggi a tenere alta la bandiera dell’Italia c’è un altro pilota che è a lui legatissimo come “Pecco” Bagnaia, vicino a conquistare l’ennesimo titolo, ma questo non contribuisce certamente a ridurre l’affetto che molti hanno nei confronti del numero 46.
Oggi il centauro di Tavullia si sta godendo le gioie della famiglia (presto sarà papà per la seconda volta di una bambina), ma continua ad amare quel mondo che gli ha regalato tantissime emozioni e vittorie. È proprio per questo che quando ne ha la possibilità non esita a raccogliere le sfide che gli vengono proposte, come ha fatto recentemente.
Chi ha amato Valentino Rossi nel corso della sua lunga e soddisfacente carriera non lo ha certamente abbandonato, anzi fa il possibile per tenersi informato su quello che accade nella sua vita. Il suo amore per le moto continua a essere fortissimo pur non avendo più la possibilità di gareggiare in pista, per questo è stato ben felice di raccogliere la proposta che gli è arrivata dalla Yamaha, la scuderia a cui è più legato.
Il team giapponese ha infatti radunato i suoi piloti più titolati sulla pista di Jerez e ha chiesto loro di guidare le due tempi che venivano utilizzate in gara anni fa. Un’esperienza certamente da cogliere al volo, nonostante ci sia qualche differenza con quelle utilizzate negli ultimi scampoli della loro attività agonistica. Il “Dottore” si è unito a Luca Cadalora, tre volte campione del mondo, oltre agli attuali piloti del WorldSBK della Yamaha, tra cui Jonathan Rea, che ha vinto sei volte il titolo in Superbike, e il suo compagno di squadra Andrea Locatelli.
Non sono mancati nemmeno Dominique Aegerter, due volte campione WorldSSP (2021 e 2022), Nicolò Canepa, Karel Hanika, Marvin Fritz e Robin Mulhauser. Tra le protagoniste dell’evento c’erano la YZR500 di Eddie Lawson, nelle loro versioni 1986 (0W81) e 1987 (0W86), così come la YZR250 0WB9 di Cadalora, con cui ha terminato terzo nel campionato di quell’anno. A queste si sono aggiunte due repliche della YZR500 0WL6 del 2001, una con i colori di Max Biaggi e l’altra basata sulla Yamaha del 2002 di Alex Hofmann, giusto per citare i modelli principali.
L’adrenalina che tutti i centauri hanno respirato, come era facile immaginare, è stata fortissima, al punto tale da voler desiderare di ripetere un’altra esperienza simile. Non si sa se questo sarà effettivamente possibile. ma questa è la dimostrazione di come l‘amore per le due ruote non si spenga praticamente mai e Valentino lo sa bene.
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