Era l’unico esemplare rimasto e, ora, è finito in fiamme. Le immagini dell’auto leggendaria distrutta obbligano a darle un doloroso addio.
La notizia è un colpo al cuore per tutti gli appassionati di motori, visto che sono rimasti da sempre affezionati al design di quest’auto leggendaria e alla sua propensione futuristica. Oggi, guardarla in mezzo alle fiamme non può che essere doloroso, anche perché era l’unico esemplare rimasto in vita.
Era un prototipo iconico e che aveva fatto la storia del settore grazie alla sua eleganza e alle tante altre caratteristiche che avevano stupito anche i più esperti. Una concept car statica, funzionante e che era stata costruita partendo dalla piattaforma Mustang Foxbody, ma in una versione ben più allungata.
“La perdita di questo modello ci colpisce come la perdita di un membro della famiglia” (Hdmotori.it), è stato scritto da parte della Scott Grundfor Company tramite un comunicato ufficiale. Si tratta di un’azienda a conduzione familiare e quello che è successo ha colpito profondamente ogni membro della famiglia. L’ultima sua apparizione in pubblico è avvenuta durante il Concorso d’Eleganza andato in scena a Pebble Beach, poi il tragico incidente ha sconvolto davvero tutti.
Negli ultimi due decenni è stata curata e custodita da parte della Scott Grundfor Company, ma si tratta di un prototipo della Ford prodotto nell’ormai lontano 1979. Ora, però, il tragico incidente ce l’ha portata via per sempre e le fiamme l’hanno divorata, come hanno divorato il rimorchio con cui veniva trasportata. La tempestività di chi si trovava alla guida del rimorchio e l’azione repentina dei vigili del fuoco hanno permesso di non far divampare le fiamme nella vegetazione circostante al luogo dell’incidente.
L’iconico modello si chiamava Ford Probe I Ghia e, ora, di esso rimangono solo poche parti, annerite dalla cenere. Le motivazioni dell’incidente non sono state ben specificate e si attendono aggiornamenti in merito alla situazione.
La Ford Probe I Ghia fu presentata per la primissima volta al Salone di Francoforte nel 1979 ed era stata progettata, oltre che costruita, dalla casa di design di Torino Ghia. Ciò che la contraddistingueva dalle altre auto dell’epoca era il suo design, a forma di cuneo e con dei dettagli a dir poco stupefacenti per quei tempi. Infatti, aveva i copriruota posteriori e una finestratura posteriore a dir poco imponente. Anche gli interni erano spettacolari, visto che montava dei rivestimenti in pelle di colore marrone chiaro e dei sedili rossi in tessuto.
Infine, possedeva anche dei sistemi di controllo touch-sensitive e l’accensione magnetica, che per quei tempi erano dettagli a dir poco impressionanti. Per quanto riguarda il suo motore, era un turbo a quattro cilindri e con capienza massima da 2,3 litri. La sua perdita è un vero peccato e la speranza è che qualche meccanico o ingegnere riesca a riprodurla proprio con le caratteristiche che ci hanno fatto innamorare di lei.
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