Allarme in casa Ferrari per una truffa pericolosissima. Dirigenti e clienti preoccupati per le casse dell’azienda automobilistica.
A Maranello aleggia un’aria di preoccupazione, ma anche di alto sospetto per quello che è successo recentemente. Infatti, la truffa svolta ai danni della Ferrari ha messo in allerta i dirigenti, gli operai e i clienti del marchio automobilistico, anche perché è stata effettuata con dei degli strumenti iper-tecnologici e complicatissimi da intercettare.
Dietro a ciò che è successo vi sono delle menti geniali e criminali, intente a svuotare le casse della Ferrari tramite una mossa a dir poco astuta. Il mondo delle truffe sta entrando in una nuova frontiera, sempre più preoccupante per chiunque potrebbe caderne vittima. Scovare l’inganno è complicatissimo, come anche trovare i responsabili dopo che l’atto criminoso viene portato a termine.
Le indagini da parte della Polizia postale e delle comunicazioni sono nelle fasi iniziali e non vi sono troppi indizi in merito a chi potrebbe esser stato a ideare un colpo così imponente. A cadere vittima del trucco messo in piedi da parte dei truffatori è stato un dirigente dell’azienda di Maranello, ma la sua mossa ha spiazzato chiunque.
Ferrari sotto attacco, truffa milionaria: i dettagli
Sono bastati dei semplici messaggi inviati da parte dell’amministratore delegato dell’azienda verso un dirigente per poter far scattare l’allarme. L’idea dei truffatori era quella di muovere ingenti cifre di denaro nelle loro casse, effettuando una mossa a dir poco inaspettata. La prima cosa che sono riusciti a fare è stata quella di rintracciare il numero telefonico di un dirigente capace di poter muovere ingenti cifre di denaro dalla Ferrari a terzi. Ciò non può far altro che far sospettare di una soffiata interna da parte di qualche dipendente dell’azienda.
Dopodiché, sono stati inviati dei messaggi sullo smartphone del dirigente e a interloquire con lui sarebbe dovuto essere l’amministratore delegato della Ferrari, Benedetto Vigna. “Sei venuto a conoscenza di ciò che stiamo per fare? Tieniti pronto perché potrei avere bisogno di te”, dice il testo scritto da un presunto Vigna.
Infine, la telefonata che ha insospettito il dirigente, svolta proprio da parte di Benedetto Vigna, ma in realtà era qualcuno che ha creato la sua voce tramite l’intelligenza artificiale. Il dirigente si è insospettito quando ha sentito la voce dell’ad, visto che sembrava un po’ meccanica. Al che, ha deciso di chiedergli che libro gli avesse regalato poco tempo prima, ma a quel punto il truffatore ha immediatamente interrotto la chiamata. La conversazione, infatti, era stata portata su un argomento privato di cui il malintenzionato non poteva essere a conoscenza, quindi ha deciso di non proseguire con l’inganno.