Prendete una magnifica Ferrari, mixatela con una storica Nissan e avrete un bolide che sta dividendo gli appassionati. Scopriamo lo strano incrocio creato da un ingegnere piuttosto creativo.
Nell’epoca attuale dove le auto si somigliano tutte è un gran piacere osservare quanto, con un pizzico di fantasia, possano risultare uniche alcune invenzioni. Le Ferrari non hanno bisogno di essere intrecciate con altre vetture dall’animo racing. Già di per sé incarnano una sportività autentica, ma se ad un motore V12 venisse scelto un leggendario motore rotativo Mazda, quale sarebbe la conclusione?
L’ingegnere che ha messo su un autentico mostro di stile ha sporcato non poco una Gran Turismo 456, equipaggiata con un motore V12 Ferrari F116 sviluppato e posto in posizione anteriore contrariamente a tutte le Ferrari del periodo dotate di motore posteriore. E’ stato tra i modelli più longevi della storia della casa modenese. Il V12 da 5,5 litri, quattro valvole per cilindro, interamente realizzato in lega d’alluminio, sprigionava 442 CV e 550 N⋅m di coppia motrice massima.
Cambiare un iconico motore V12 del Cavallino è risultata una scelta obbligata per il protagonista di questa vicenda. Il motore 5,5 litri si aggiudicò il premio per il miglior motore oltre i 4 litri. La Ferrari 456 GT arrivava a ben 309,503 km/h. La GT scattava da 0 a 100 km/h in appena 5,2 secondi. Per i puristi con il pallino dell’originalità la vettura in basso lascerà interdetti. L’avantreno è quello di una Nissan S14, mentre sotto il cofano spicca il motore rotativo Mazda. E le sorprese per i fan del Cavallino non sono finite.
L’ing. Reuben Bemrose ha innestato il frontale di una Nissan sulla storica GT Ferrari. Su IG l’uomo è conosciuto come @lord.bemrose, noto per aver elaborato anche una Subaru Impreza da 1.200 CV con motore 2JZ. Stavolta si è divertito ad adattare una Ferrari alle forme di una Silvia S14. Il cofano monoblocco in fibra di vetro a conchiglia artigianale presenta al centro una presa d’aria di dimensioni industriali. Il lavoro è stato svolto nei minimi dettagli, come potrete notare dai gruppi ottici.
A Maranello avranno storto il naso, ma è uscita fuori una vettura estrema con un tocco nipponico che non ha altre sorelle nel mondo. Le linee della 456 sono state involgarite con un ampio spoiler posteriore, ma la vettura ha conservato i loghi del Cavallino.
Bemrose sembra entusiasta della sua creazione, come sentirete nel video YouTube Magnacars. Per ora non c’è alcuna intimazione a rimuovere i badge della Ferrari dalla sua auto.
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