Toyota si trova a dover affrontare una grana non da poco con le sue vetture, ora è fondamentale agire in tempi rapidissimi.
La reputazione svolge un ruolo importante per un’azienda, in tutti i settori. Questa non si costruisce certamente in tempi rapidi, ma è frutto di quanto viene fatto nel corso del tempo e dei risultati che vengono raggiunti, ma può bastare davvero poco per vederla scalfita. Ne sanno qualcosa le case automobilistiche che devono garantire affidabilità ai loro clienti con i loro modelli, se questo non accade si arriva a perdere facilmente quote di mercato, come potrebbe accadere anche a una realtà importante del settore come Toyota.
Da anni la casa automobilistica è una delle più apprezzate a livello mondiale, ora è però al centro di diverse polemiche a causa di alcuni difetti che sono stati riscontrati in alcuni suoi modelli. I nipponici stanno cercando di correre ai ripari attraverso un’opportuna operazione di richiamo che porterà a sostituire una delle componenti più importanti di una vettura come il motore, ma sarà davvero sufficiente?
Le operazioni di richiamo gettano sempre in allarme i possessori di auto, ma sono necessarie per garantire di poter utilizzare ancora le vetture in sicurezza. È proprio per questo che le aziende tendono ad agire in modo tempestivo quando si rendono conto della presenza di un difetto, così da dare dimostrazione di essere attenti ai bisogni della clientela.
Questo è quanto sta accadendo a una realtà come Toyota, che dallo scorso maggio sta inviando una serie di comunicazioni ai suoi clienti dopo avere verificato dell’esistenza di alcuni problemi al motore per alcune delle sue vetture. A essere coinvolte sono oltre 100mila Toyota Tundra a benzina (oltre alle Lexus Lx 600), che necessitano di sostituire il motore.
In un primo momento si era pensato di convocare gli automobilisti interessati in officina per una riparazione, ma si è poi preferito optare per un cambio della componente, pensando che questo potesse risolvere il problema in modo definitivo. Sulla base di quanto riferito nella lettera, il difetto si è generato sin da quando è stato realizzato il motore montato a bordo, un V6 biturbo da 3,4 litri
“Durante il processo di produzione del motore potrebbe essere rimasto all’interno dello ‘sporco’, polvere e detriti che possono potenzialmente aderire ai cuscinetti dell’albero motore e generare un guasto” – si legge. C’è quindi il rischio concreto di avvertire un rumore fastidioso durante il viaggio, oltre che di ritrovarsi con la macchina ferma durante la marcia, è proprio per questo che è determinante muoversi rapidamente.
Sulla base delle ricerche effettuate, a essere coinvolte dovrebbero essere 98.568 Toyota Tundra prodotte tra novembre 2021 e febbraio 2023 e 3.524 Lexus LX600 prodotte tra luglio 2021 e novembre 2022 negli Stati Uniti. L’Europa non dovrebbe essere interessata, a meno che non siano in circolazione veicoli importati.
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