Continua la strage in Italia, purtroppo per chi guida questi mezzi è davvero un pericolo costante nel nostro Paese.
Si parla spesso e volentieri di sicurezza stradale: questo perché purtroppo ancora oggi le vittime stradali sono tante, troppe. Incidenti d’auto, pedoni coinvolti, ciclisti e non solo.
I casi che allarmano l’Italia intera variano da anno in anno, ma per ora il 2024 non è stato affatto positivo sotto questo punto di vista. Alcuni veicoli, in particolare, sono al centro di una vera e propria strage, che continua a non conoscere pausa.
I dati statistici sono impietosi, con la sicurezza stradale giunta ad un livello tale che ogni minimo sinistro con lesioni a persone o peggio viene valutato in maniera sempre più rigida e drastica.
Purtroppo i ciclisti sono fra gli utenti della strada più colpiti, con una media di circa 15 vittime al mese. Soltanto nell’ultima settimana che ha protato poi a ferragosto, si contano ben 6 decessi. Da gennaio ad agosto, ovvero i primi otto mesi dell’anno, il dato è veramente da brividi: 120 decessi. Praticamente è un record secondo i dati rilevati dall’Osservatorio Ciclisti ASAPS-SAPIDATA. Da inizio 2024, gli uomini a perire sono stati 108, mentre le donne 12. I ciclisti che avevano più di 65 anni sono 58, e la maggior parte di questi hanno perso la vita a causa di scontri con altre autovetture.
Per quanto riguarda gli eventi regione per regione, in testa a tutti quanti c’è la Lombardia con 25 ciclisti morti. Seguono Emilia-Romagna (20), Veneto (15), Campania (8), Piemonte (8), Friuli-Venezia-Giulia (8), Sicilia (8), Lazio (7), Toscana (6), Sardegna (3), Puglia (3), Trento (3), Bolzano (2) e Abruzzo (2). ASAPS ha deciso di attivare la geolocalizzazione dei sinsitri stradali mortali in Italia con il coinvolgimento di ciclisti. L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica, il che continuerà ad avvenire durante i prossimi mesi.
Per il resto, c’è davvero poco da commentare a riguardo. Purtroppo la sicurezza stradale, pur avendo fatto passi da gigante negli ultimi anni, deve ancora lavorare tantissimo per arrivare a raggiungere un livello tale da toccare quasi il livello zero. In un 2024 segnato da queste amare vicende, la speranza è che la situazione divenga decisamente più tenue verso la fine dell’anno, con il 2025 che quantomeno riesca a risultare quantomeno migliore dell’annata che stiamo vivendo in questo momento. I ciclisti continuano ad essere i soggetti maggiormente a rischio in strada e i numeri mostrati nel 2024 non confortano in vista del 2025.
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