Stop alla guida, adesso c’è l’allarme sicurezza lanciato dal colosso. Cosa sta succedendo nelle ultime ore.
La sicurezza, oggi più che mai, è un elemento fondamentale nella costruzione e realizzazione dei veicoli. Che siano a due o a quattro ruote, importa relativamente. Ciò che conta, infatti, è che tenere i pericoli il più lontano possibile, con l’obiettivo di ridurre gli incidenti a numeri quasi minimi.
Certo, se consideriamo quello che sta capitando nelle ultime ore, risulta facile essere preoccupati. Dopotutto, ed è un dato di fatto, quando viene a mancare chiaramente la sicurezza degli utenti della strada e dei passeggeri, non si può davvero stare tranquilli neanche per sbaglio.
Fari puntai allora quella che pare proprio essere una questione tutt’altro che positiva e tranquilla, ragion per cui merita decisamente un approfondimento.
Sicurezza auto, allarme su 700.000 veicoli: cosa sta succedendo
Prima di spiegare cosa sta succedendo, vi riportiamo che ancora una volta protagonista amara è Takata. Parliamo dell’azienda in bancarotta da ormai qualche anno, ma che continua ad attanagliare i veicoli delle aziende che si sono affidate ai suoi airbag. Tutto è iniziato nel 2013, quando 3,6 milioni di auto vennero richiamate. Alla fine della fiera, i mezzi a essere richiamati hanno sfiorato numeri da record (in negativo) e il fallimento per questa società è stato inevitabile.
Dopotutto, a causa dei propri progetti, centinaia di persone sono rimaste ferite ed alcune sono pure morte. Purtroppo il rischio di amplificare questo tremendo numero è ancora vivo all’interno del settore automotive, e infatti Ford ha dichiarato che ci sono ancora molte auto di sua proprietà dotate di airbag Takata difettosi. Il brand statunitense ha richiamato ben 765.000 auto in tutto il mondo, di cui oltre la metà presenti negli USA. Il problema è che i gonfiatori di questi airbag potrebbero far volare schegge di metallo attraverso un veicolo durante un qualsivoglia tipo di incidente.
Il consiglio, nei confronti dei proprietari di mezzi a motore interessati, è di recarsi il prima possibile nei concessionari per la sostituzione degli airbag, che verranno installati senza costi aggiuntivi. Anche Mazda è stata coinvolta in questa triste storia (83.000 i modelli coinvolti negli Stati Uniti), che sembra non avere fine oltre dieci anni dopo dal primo scandalo. Le auto coinvolte sono le seguenti: Ford Ranger, Ford Mustang e Ford GT (airbag conducente e passeggero), Ford Fusion, Mercury Milan, Lincoln MKX, Lincolin Zephyr e Ford Edge (airbag passeggeri). Per quanto riguarda la Mazda, la situazione è preoccupante per il pick-up Serie B, la Mazda6, la Mazda Speed6 e la Mazda RX8 (airbag conducente e passeggero), la Mazda CX-7, la CX-9, la Mazda Monovolume e la RX8 (airbag passeggeri).