Sta per arrivare una Jeep indiana: il costo? Quanto una Panda

La Jeep proveniente dall’India ha il prezzo di una Panda. Possiede un’estetica sorprendente e dei dettagli tecnici molto allettanti.

Oggigiorno, ci siamo abituati a commentare dei cloni provenienti dal mondo orientale a dir poco sorprendenti. Quello che andremo a presentarvi oggi proviene dall’India e somiglia in molti aspetti estetici a una Jeep. La cosa ancor più impressionante è il suo prezzo, giacché è possibile acquistarlo al costo di una semplice Panda.

Spunta una nuova Jeep indiana
La Jeep indiana (AdobeStock) – Tuttipazziperilmotorsport.it

A un primo colpo d’occhio, risulta essere difficile non paragonarla a una Jeep Wrangler, visti i suoi fari rotondi e le sue linee squadrate. Anche il look grintoso sembra essere molto simile a quello dei modelli prodotti da parte dell’azienda di Toledo e proprio per questo nel 2018 era anche arrivata una denuncia da parte di FCA (Fiat Chrysler Automobiles) proprio nei confronti del marchio indiano.

In quel contesto, a essere preso di mira era il modello Roxor della Mahindra, simile alla Jeep Willys. Ora, però, a finire sotto l’occhio del ciclone è la Thar Roxx, definita da molti media come clone della Wrangler (Carscoops.com). Si tratta di un modello più lungo di 443 mm in confronto al semplice Thar, visto che la carrozzeria è stata allungata e vi sono state aggiunte anche due portiere.

Dettagli tecnici della “Jeep” indiana

Ciò che ha fatto molto scalpore in merito a questo nuovo clone della Wrangler, oltre alla somiglianza, è anche il suo prezzo. Infatti, potrà essere acquistata in Europa al costo di una Panda, circa 14mila euro. Questo nuovo fuoristrada è stato costruito con un tipo di architettura del tutto nuova e con un telaio a longheroni. Grazie a questi nuovi dettagli, è capace di offrire una guida maggiormente fluida, ma anche il fascino robusto da vero fuoristrada.

Thar Roxx Mahindra, Jeep indiana a prezzo di una Panda
Thar Roxx Mahindra simile alla Jeep (Auto.mahindra.com) – Tuttipazziperilmotorsport.it

Al momento, non esiste una versione della Thar Roxx elettrificata, quindi si basa su un tipo di alimentazione a benzina o a diesel. In confronto alla semplice Thar, la nuova versione si presenta con una griglia ridisegnata e con l’aggiunta di sei fessure verticali, ma suddivise in due pile. Anche i paraurti sono stati aggiornati e i fari, anteriori (arrotondati) e posteriori, montano una nuova grafica a LED.

L’hardtop sembra rimovibile, viste le due differenti colorazioni con la carrozzeria, ma non è affatto così. I cerchi in lega che monta sono da 18 e 19 pollici, mentre gli pneumatici sono di 255/60, quindi molto massicci. Il motore turbocompresso a benzina mStallion TGDi è a quattro cilindri e con capienza da 2 litri. La potenza che riesce a erogare è pari a 174 CV, con una coppia di 380 Nm. Il motore turbodiesel, invece, è un mHawk con capienza massima da 2,2 litri ed è capace di generare fino a 172 CV e 370 Nm di coppia.

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