Sono giornate di fuoco in casa Red Bull, c’entra anche Liberty Media: ecco cosa sta succedendo in queste ore
Mala tempora currunt in quel di Milton Keynes: reduce da due stagioni dominate in lungo e in largo, la Red Bull è in piena crisi prestazionale e gli scenari che si stanno delineando non lasciano presagire nulla di buono. Ne è una dimostrazione il rumor che ha iniziato a circolare dalla Germania nelle ultime ore.
Tutto nasce dalle difficoltà incontrate in questo inizio di stagione 2024, in cui la Red Bull ha visto i team concorrenti portare sulle rispettive vetture delle novità che hanno di fatto annullato il (profondo) gap prestazionale palesatosi tra 2022 e 2023.
In tale contesto, se da un lato Verstappen riesce ancora a difendersi bene ai vertici della griglia, Sergio Perez sta ottenendo risultati molto deludenti, non solo se rapportati a quelli dell’olandese ma anche al potenziale della RB20 in generale. Tanto deludenti che il team anglo-austriaco ha cominciato a considerare seriamente l’ipotesi di licenziarlo a stagione in corso, nonostante il rinnovo biennale formalizzato appena qualche settimana fa. Una decisione drastica, ma comprensibile per certi versi.
Ad evitare il ribaltone in casa Red Bull, tuttavia, sarebbe arrivato un intervento esterno. La notizia giunge dalla Germania ed è davvero clamorosa: Liberty Media – società americana proprietaria della Formula 1- avrebbe chiesto alla squadra campione del mondo di non sostituire Checo con un altro pilota. Una richiesta avanzata per uno scopo particolare e non legato direttamente alla pista. A cosa ci riferiamo?
Secondo i colleghi tedeschi di F1-Insider, Liberty Media avrebbe chiesto alla Red Bull di non licenziare Perez per un aspetto puramente economico, relativo alla nazionalità dell’ex McLaren e Racing Point. I vertici del Circus, infatti, temono che la rimozione del pilota di Guadalajara dalla griglia possa avere ripercussioni nell’organizzazione del prossimo Gran Premio del Messico, in programma il prossimo 27 ottobre.
Lo ricordiamo, Perez rappresenta in patria una figura di grande spessore e carisma. Pertanto, la Formula 1 riterrebbe che un suo licenziamento possa influire negativamente sulla vendita dei biglietti per l’evento con sede all’Autodromo Hermanos Rodriguez. Staremo a vedere se l’indiscrezione è veritiera ed eventualmente come deciderà di comportarsi la Red Bull dinanzi ad una richiesta del genere.
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