Rischio incendio, nuovi guai per il colosso: via al richiamo su migliaia di modelli

Un importante marchio automobilistico è di nuovo nei guai. Un grosso problema coinvolge uno dei suoi modelli di punta. La sicurezza dei clienti è a rischio.

Nell’industria automobilistica, i problemi, come diceva Eduardo, non finiscono mai. Questa volta, un noto produttore si trova al centro dell’attenzione per un grosso guaio che sembrava essere stato risolto, ma che è riemerso in modo preoccupante. Un richiamo non è bastato, le macchine continuano a prendere fuoco.

Rischio incendio guai per il colosso
Rischio incendio per un famosissimo modello – tuttipazziperilmotorsport.it

La vicenda riguarda un modello molto apprezzato dalle famiglie, che ora si trova al centro di un nuovo richiamo su larga scala. La situazione è particolarmente delicata perché l’incendio delle batterie è notoriamente violento e pericoloso, un incubo che chiunque vorrebbe evitare. Nonostante gli sforzi precedenti per risolvere il problema, il mega marchio auto si trova ora costretto a intervenire di nuovo: la toppa è stata peggiore del buco.

Rischio incendio e richiamo immediato: i dettagli

Il marchio Chrysler si trova nuovamente a dover richiamare migliaia di esemplari del suo minivan ibrido plug-in Pacifica. Il motivo è un persistente rischio di incendio legato alla batteria ad alto voltaggio. Questa volta, il richiamo coinvolge circa 19.556 veicoli prodotti tra il 2017 e il 2021 negli Stati Uniti.

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Chrysler Pacifica, il modello a rischio (Press Media) – tuttipazziperilmotorsport.it

La situazione è particolarmente preoccupante perché si tratta di un problema che si pensava fosse stato risolto con un precedente intervento. La casa automobilistica ha dovuto ammettere che la soluzione software implementata in precedenza “non è stata efficace” nel risolvere il problema.

Il difetto riguarda la possibilità che si verifichi un cortocircuito interno alla batteria, causato da una combinazione di fattori. In particolare, la presenza di una linguetta piegata o strappata all’interno del pacco batteria potrebbe portare a una degradazione del litio. Questo, unito a un “secondo fattore non identificato”, potrebbe causare il temuto cortocircuito.

La gravità della situazione è totale: si sono verificati ulteriori incendi anche dopo il primo richiamo, ben 19 potenzialmente legati a questo problema, di cui 7 in veicoli che avevano già ricevuto il precedente aggiornamento.

Chrysler ha annunciato che la nuova soluzione prevederà un aggiornamento software rivisto, che dovrebbe essere in grado di individuare potenziali problemi sfuggiti al precedente intervento. Inoltre, i tecnici ispezioneranno e sostituirà le batterie, se necessario. E questo, dopo una serie di peripezie e guai, dovrebbe mettere finalmente la parola fine.

Nel frattempo, la casa automobilistica ha raccomandato ai proprietari dei Pacifica PHEV interessati di parcheggiare i veicoli all’aperto e lontano da strutture, per minimizzare i rischi in caso di incendio. Le notifiche ufficiali ai proprietari inizieranno il 6 settembre.

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