La 24h di Le Mans è una delle gare più famose del mondo. Vincerla può salvare anche una stagione fallimentare nel Campionato Endurance.
La 24h di Le Mans è una delle gare più iconiche al mondo. Attualmente si corre sul Circuito de la Sarthe, nei pressi di Le Mans e viene organizzata ogni anno dall’Automobile Club de l’Ouest. Tra le gare attualmente in corso è quella più antica del Campionato del mondo endurance. Negli ultimi 2 anni è stata vinta dalla Ferrari, di ritorno nell’endurance dopo anni di digiuno. Un successo, quello del Cavallino Rampante, che mancava addirittura da 58 anni.
Al momento l’albo d’oro dice che il pilota capace di vincere più edizioni della 24h di Le Mans è Tom Kristensen, che ne ha ottenute addirittura 9 tra il 1997 e il 2013. In graduatoria c’è spazio anche per un italiano con Emanuele Pirro fermo a 5 affermazioni dal 2000 al 2007.
Per quanto concerne i costruttori, invece, al primo posto troviamo Porsche con 19 vittorie dal 1970 al 2017, davanti ad Audi con 13 vittorie dal 2000 al 2014 e Ferrari ad 11 dal 1949 al 2024. Proprio il Cavallino, che è mancato da questa competizione per oltre mezzo secolo, ora punta a scalare la classifica e ritornare nuovamente in vetta.
24h di Le Mans: una storia lunga oltre un secolo
Perché però questa gara vale una stagione? Come dicevamo la 24h di Le Mans è una delle gare più antiche nella storia del motorsport. Basti pensare che quest’anno si è corsa la gara per 92a volta, una competizione ormai ultracentenaria che ha scritto la storia. Essenzialmente vale una stagione per la visibilità che ti dà e per il senso che ha.
Parliamo di una delle gare più complicate e dispendiose al mondo. Inutile dire poi che i costruttori presenti puntano in particolare attraverso quella vetrina anche a vendere macchine. Va da sé che primeggiare nella competizione endurance più importante del mondo fa sicuramente gioco.