La concorrenza è sempre più spietata, dopo il successo della Benelli TRK arriva un’altra rivale pronta a sbaragliare le competitor
C’era una volta in cui i marchi più blasonati come quelli di BMW e di Honda dominavano indisturbate il mercato italiano delle due ruote in tutti i segmenti in cui erano presenti. Questo idillio è perdurato fino al giorno in cui sono iniziare a spuntare le prime motociclette di origine cinese, le quali hanno sconvolto il mercato grazie alla loro capacità di produrre moto di buona qualità a prezzi molto concorrenziali.
Un simbolo di questa rivoluzione è rappresentato dalla Benelli TRK, la quale è riuscita a scardinare dai gradini più alti del podio due pietre miliari come la BMW R 1300 GS e la Honda Africa Twin. Ma dopo l’exploit della casa italo-cinese, la concorrenza non è certo restata a guardare passivamente, anzi ha subito rilanciato con novità ancora più aggressive. L’ultima in ordine cronologico è una maxi enduro dal prezzo ancora più low cost, che ambisce a scalfire il predominio della Benelli.
Qualità a prezzi onesti, ecco la QJ Motor SRT 800 X
Il marchio QJ Motor è sconosciuto agli appassionati e ai centauri meno esperti, e non gliene faremo certo una colpa. Infatti, il brand cinese ha prodotto i propri esemplari solamente per il mercato interno, fino al 2022 in cui i più attenti osservatori ne avranno apprezzato lo stand al celebre evento EICMA di quell’anno. È dal 2022, infatti, che QJ ha allargato i suoi orizzonti anche al mercato europeo provando a ritagliarsi una fetta di mercato.
Non è casuale come il QJ stia tentando di emulare le gesta del marchio Benelli. Entrambi infatti fanno parte della stessa famiglia, ossia del gruppo Quianjiang. Quella che andiamo oggi a esaminare è la QJ SRT 800 X, una crossover nonché ammiraglia del brand asiatico fresco di debutto. Partiamo dal cuore di questa maxi enduro, ossia un motore bicilindrico in linea da 754 cc capace di 76 CV (56 kW) a 9.000 giri minuto e di 67 Nm di coppia massima a 6.500 giri minuto, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti con frizione a bagno d’olio.
La ciclistica prevede un telaio tubolare in acciaio, forcellone in alluminio con forcella a steli rovesciati non regolabili e e monoammortizzatore regolabile nel precarico molla. L’impianto frenante prevede un doppio disco da 320 mm all’anteriore e un posteriore da 260 mm entrambi con pinze marchiate Brembo. Non pesa poco con i suoi 256 Kg ma il serbatoio da 18,5 litri garantisce un’ottima autonomia. Il tutto a un prezzo di soli 9.760 euro.