La casa giapponese dovrà gestire un’altra grana. Che batosta per coloro che l’hanno scelta e ora si trovano un problema inaspettato da gestire.
Se persino un marchio come Toyota è costretto a correre ai ripari per avarie tecniche c’è da riflettere. Il brand numero 1 al mondo sta commettendo una serie di errori negli ultimi tempi. Non è la prima volta che vi raccontiamo dei richiami di alcuni modelli di nuova gen. I tecnici giapponesi hanno sempre puntato alla perfezione massima ma stavolta qualcosa è andato storto.
A finire sotto esame è una serie di modelli della nuova gamma. Tra questi c’è il pick-up Tundra che stava piegando i numeri di vendita del leggendario RAM. Si tratta di un vero peccato perché, secondo i dati riportati da S&P Global, la quota di mercato di Tundra, a inizio 2024, ha superato di gran lungo l’iconico pick-up americano. La Toyota Tundra ha raggiunto un apice del 15,3%, mentre il Ram è sceso al di sotto del 10%.
La Tundra di terza generazione è venduta in America, con cambio automatico, in due diversi propulsori: un motore V6 biturbo V35A-FTS da 3,4 litri che sprigiona 353–395 CV (260–290 kW) e 549– 650 Nm di coppia, o una versione ibrida dell’unità V35A-FTS con un motore elettrico alloggiato all’interno della trasmissione, realizzando un totale di 443 CV (326 kW) e 790 N⋅m di coppia.
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Il maxi-richiamo Toyota
Ben 33.848 veicoli di 23 modelli sono sotto esame. Presentano adesivi che mostrano classificazioni di peso errate. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration, con un comunicato emesso il 23 luglio, è Gulf States Toyota, Inc., con sede in Texas, responsabile. Si tratta di un distributore di veicoli e accessori Toyota che non ha aggiornato le etichette con le nuove capacità di carico.
Il senso del richiamo? Se la nuova Tundra ha 100 libbre extra di attrezzatura da fuoristrada, sono 100 libbre in meno che puoi trasportare nel cassone. Le statistiche sono errate e questo ha portato ad un errore del sistema ad utilizzare pesi errati per più parti accessorie. SUV come la Sequoia o la Corolla base, oltre alla Tundra, dovranno essere aggiornati. Nel richiamo vi sono altre 150 sedi di concessionari in Louisiana, Mississippi, Texas, Arkansas e Oklahoma tra i suoi clienti. Le nuove etichette arriveranno a tutti i proprietari dei mezzi non aggiornati.
