I tifosi ci avevano creduto, ma il suo ritorno alle gare di MotoGP è sfumato. Ha rifiutato l’offerta, ma sentiremo ancora parlare di lui.
Sembrava tutto fatto e le prime indiscrezioni avevano fatto ben sperare tutti i suoi tifosi, contenti di vederlo ritornare in top class da protagonista. Invece, Uno dei piloti più competitivi della MotoGP ha rifiutato l’offerta, anche se sentiremo parlare di lui ancora a lungo, visto che prenderà parte ai progetti di uno storico team.
Parliamo della Yamaha, in questi ultimi due anni divenuta spettatrice non pagante di altissimo lustro. Qualcosa nella Casa di Iwata non funziona al meglio e proprio per questo motivo i dirigenti stanno cercando di effettuare le strategie più idonee per poter tornare competitivi.
Impossibile, quindi, non pensare a uno dei migliori piloti della MotoGP che, però, ormai non gareggia dal 2022, quando proprio in sella alla Yamaha lasciò la top class per via di com’era cambiata la competizione e della poca sintonia con essa. Lo fece anche per via dell’inadeguatezza che provava in sella alla M1, con cui non riuscì ad andare oltre all’undicesimo posto in gara. Ora, il suo ritorno sembrava essere nell’aria, ma il campione ha rifiutato categoricamente la possibilità di tornare a correre in gare ufficiali.
In molti avranno già compreso di chi stiamo parlando, visto che i tifosi italiani lo amano particolarmente per le prestazioni che ha da sempre dimostrato in pista. Infatti, nel triennio 2017-2019 riuscì a inanellare ben tre secondi posti alle spalle di un Marc Marquez inarrestabile, ma tanti lo ricordano anche come campione della classe 125 nel 2004 in sella a una Honda.
Non può che essere Andrea Dovizioso, chiamato dal team Yamaha per poter risollevare le sorti del marchio. Lo farà, ma non da vero protagonista in pista, visto che ha rifiutato di sfruttare la wild card per il tracciato di Motegi in Giappone, gara che andrà in scena il 6 di ottobre.
Ma il centauro di Forlì farà il suo ritorno in sella a una Yamaha da test rider, così da poter dare spunti e sensazioni agli ingegneri alla ricerca di una svolta. Lui il mondo Ducati lo conosce molto bene, giacché è stato in sella a una rossa dal 2013 al 2019; quindi, potrebbe essere la pedina giusta per poter affrontare la Nuvola rossa che in questi ultimi 3 anni sta inghiottendo tutta la categoria della MotoGP. Sarà un’impresa ardua, ma non impossibile, e Dovizioso potrebbe essere l’arma in più per poter migliorare una situazione che in casa Yamaha sembra esser divenuta irreversibile.
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