Purtroppo è morto l’ennesimo pilota, non c’è pace per il motorsport. Ecco cosa è successo nella fattispecie.
Per quanto non sia esattamente una novità del settore, quando un pilota perde la vita è sempre difficile accettarlo senza alcuna riserva. Che sia popolare o meno, si tratta comunque di una vita umana che scompare, e ciò ferisce sempre l’animo di chi rimane a soffrire per l’assenza di chi non c’è più.
Pure questa volta le cose sono andate in questa maniera, con un pilota che è morto a 40 anni a causa di un tragico incidente che non gli ha lasciato scampo.
Nelle prossime righe cercheremo di approfondire la questione, dando con massima accuratezza la notizia che nelle ultime ore ha sconvolto moltissime persone. L’ennesimo decesso nel mondo dei motori, dopotutto, non può e non deve passare inosservato.
Lutto nel mondo dei motori: cosa è successo
La vittima che nelle ultime ore ha perso la vita è il pilota Luca Persiani, che è morto durante un’escursione sul monte Genzana, precisamente nel sentiero che porta alla frazione di Scanno in Provincia dell’Aquila. Aveva 40 anni e stava guidando una Jeep in compagnia di un’amica. A un certo punto del tragitto, però, si è trovato a dover avere a che fare con un tratto di strada assai scivoloso a causa della pioggia. L’uomo ha deciso di far scendere la compagna di viaggio per tentare una manovra abbastanza complessa per cercare di rientrare nel sentiero.
Le cose, però, sono andate completamente in malora nel momento esatto in cui l’auto è precipitata per seicento metri lungo un burrone. Per Luca Persiani, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Anche le condizioni meteorologiche avverse non hanno facilitato le operazioni di soccorso, tra nebbia fitta e maltempo persistente. I soccorritori sono stati costretti a lavorare con enorme cautela per ore e ore, fino a quando non hanno potuto fare altro che recuperare il corpo ormai esanime del 40enne.
Anche i carabinieri del luogo sono intervenuti sul luogo dell’incidente, e tuttora stanno conducendo le indagini per capire come sono andate effettivamente le cose. L’uomo doveva rientrare martedì negli USA, dove viveva da tempo. La sua carriera prevede un curriculum di tutto rispetto: ha gareggiato in Formula 3000, Formula Master ed Eurocup Formula Renault 2.0. Da 15 anni era diventato coach di piloti. Ha preparato i giovani dell’Academy russa smp e ha fatto anche parte della Ferrari Driver Academy. Da un po’ di tempo si occupava di fare il coach per Iron Lynx, scuderia italiana fondata nel 2017. A parenti e amici le più sentite condoglianze da parte della nostra redazione per il drammatico avvenimento.