Lutto in Alfa Romeo: una notizia terribile, è morta una colonna

Una brutta notizia ha appena raggiunto i fan di casa Alfa Romeo, che piangono una morte improvvisa. Cosa è accaduto.

Il 2024 non è stato, sin qui, un anno positivo per l’Alfa Romeo, che rispetto al 2023 ed al passato più recente ha fatto segnare un netto passo indietro sotto il profilo delle vendite, così come tutto il gruppo Stellantis. Il SUV Tonale non ha più replicato i risultati degli ultimi tempi, ed è per questo che l’unica speranza sembra essere riposta nel nuovo SUV Junior. Quando a tutto ciò si aggiunge anche un grave lutto, ovviamente, tutto passa in secondo piano.

Lutto Alfa Romeo brutta notizia
Lutto Alfa Romeo che dramma (AdobeStock) – Tuttipazziperilmotorsport.it

La casa del Biscione, purtroppo, deve affrontare una brutta perdita, che riguarda un grande del passato, che ha contribuito a scrivere la storia di questo marchio. Andiamo a scoprire di chi si tratta con esattezza, in quella che è una notizia che ha fatto piombare tutto il mondo delle quattro ruote in un alone di tristezza.

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Alfa Romeo, addio a Filippo Surace

Una pagine di storia dell’Alfa Romeo si è chiusa con la terribile notizia delle ultime ore, che ha lasciato tutti di sasso. Se n’è andato l’ingegner Filippo Surace, classe 1928, originario della città di Reggio Calabria. Come ricorda il sito web “Quattroruote.it“, è stato un grande esperto della tecnica dei motori, ma anche un grande sperimentatore, che si è sempre dilettato in questo campo.

Alfa Romeo muore Filippo Surace
Alfa Romeo logo (Adobe Stock) – Tuttipazziperilmotorsport.it

Surace si era laureato in ingegneria, e non ha mai fatto mistero della sua grande passione per l’aeronautica, entrando poi in Alfa Romeo nel lontano 1956, quando anche i successi in F1 erano freschi freschi, in quella che potremmo definire una nuova era del mondo delle quattro ruote. Surace iniziò a lavorare al Servizio Esperienze principale, occupandosi di auto di serie. In seguito, passò al centro ricerche, per poi diventare direttore delle ricerche nel 1966.

Nel 1976 ci fu la svolta, dal momento che fu nominato direttore tecnico della casa di Arese, con tante idee innovative introdotte sugli impianti frenanti o sui sincronizzatori del cambio. Dopo circa 30 anni al Biscione, si trasferì alla Piaggio, dove concluse la sua carriera. A nome di tutta la redazione, ci teniamo a porgere le condoglianze alla famiglia in questo momento di forte dolore.

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