Anche la casa inglese Triumph è in difficoltà contro questo modello. Prezzo, prestazioni ed estetica sono le armi principali di questo veicolo.
La Gran Bretagna è una delle nazioni che producono alcune tra le motociclette più belle e potenti del pianeta: uno dei marchi storici nati sul territorio dell’arcipelago britannico è Triumph ma non è certamente l’unico ad aver prodotto grandi due ruote. Una interessante casa che ha di recente presentato un modello nato come naturale rivale della leggendaria casa di Hinckley ne è un ottimo esempio.
Il marchio di cui parliamo è la Brixton Motorcycle che sul suo sito ufficiale presenta un listino di tutto rispetto all’interno del quale non mancano motociclette di piccola, media e grande cilindrata, progetti concept e il modello di cui andiamo a parlare oggi ossia la Brixton Cromwell 1200 ABS, una motocicletta di ispirazione vintage dotata di un motore di grossa cilindrata.
Questa due ruote è stata provata da Due Ruote, periodico di grande importanza nel campo del motociclismo italiano che è arrivato a paragonarla ad un antidepressivo su ruote scrivendo quanto segue: “La Cromwell rilassa, riconcilia con il mondo, scaccia i pensieri più bui con il dolce pulsare del suo motorone e ti fa tornare a casa, dopo una giornata a zonzo, con un bel sorriso rasserenato”. Una presentazione da urlo per un modello che sfida a viso aperto tutte le concorrenti.
Brixton cala l’asso, rivali in crisi
Il brand ha decine di punti vendita in Italia dove quindi, acquistare una 1200 ABS sarebbe possibile per qualsiasi centauro del nostro paese che volesse avvicinarsi a questo marchio. Dal punto di vista tecnico, la Brixton 1200 monta un motore bicilindrico da 1.222 cc di cilindrata per 82 cavalli e 108 nm di coppia massima. Nonostante l’aspetto vintage, la motocicletta ha un sistema Ride By Wire perfettamente in linea con quello delle motociclette moderne.
A bordo della due ruote abbiamo anche “un po’ di Italia” con una centralina prodotta dalla Magneti Marelli che dispone di due modalità di guida principali – Eco e Sport – associate ad un controllo di trazione che si può inserire a discrezione del centauro che guida la moto. Gli ammortizzatori sono regolabili mentre a bordo abbiamo anche un moderno monitor TFT che non sfigura sulla moto dal design classico in quanto “mascherato” per ricordare gli strumenti di bordo delle motociclette del passato.
La sella ha un’altezza base di 800 millimetri mentre il peso del mezzo – che si fa sentire parecchio in certi frangenti quando si guida il mezzo – è pari a 235 chilogrammi. Il prezzo è in linea con il tipo di moto di cui parliamo con 10.199 euro richiesti dal marchio per acquistare la due ruote, chiavi in mano. Qualsiasi rivale in questa fascia di prezzo, insomma, avrà il suo bel da fare per confrontarsi con questo bellissimo pezzo di ingegneria e tecnologia che fonde passato e futuro perfettamente.
