La Ferrari esce con le ossa rotte anche dal Gran Premio del Belgio, dove Charles Leclerc partiva in pole. La SF-24 è un disastro.
Il mondiale di F1 targato 2024 è ufficialmente entrato in pausa estiva, ma non prima di averci regalato un Gran Premio del Belgio assolutamente strepitoso. La Mercedes ha piazzato un’inattesa doppietta, guidata da George Russell seguito da Lewis Hamilton, mentre la McLaren ha chiuso sul podio con Oscar Piastri. Ancora una volta, invece, è notta fonda per la Ferrari.
Sembra quasi scritto che quando la Rossa parta in pole position sia condannata a resistere per soli due giri, per poi essere scavalcata dalla concorrenza. Charles Leclerc ha chiuso in quarta posizione, con Carlos Sainz settimo, ed era davvero impossibile fare di più con una SF-24 in queste condizioni. Il monegasco non ha potuto nulla per resistere ad Hamilton, ma per tutta la prima parte di gara ha ben gestito il secondo posto.
Nell’ultimo stint, come da copione, la Ferrari ha rivestito i panni del gambero, crollando sul passo via via che la benzina andava scaricandosi, facendo riemergere i problemi di saltellamento. Solo un miracolo ha consentito a Charles di tenere dietro la Red Bull di Max Verstappen, che comunque scattava dall’11esima casella, al volante di una RB20 che ormai gioca la parte della comprimaria.
In una stagione in cui la Red Bull è crollata sul fronte tecnico e neanche i miracoli di Max Verstappen sono più sufficienti, era lecito attendersi una Ferrari nel ruolo di grande sfidante, visto e considerato che nelle prime 8 gare erano arrivate un paio di vittorie e tanti podi. Ed invece, la SF-24 è ormai abituata a prendere sberloni tra Mercedes e McLaren, che ad inizio anno erano ben lontane dal Cavallino, team di Brackley in primis.
Ed è proprio dalla squadra diretta da Toto Wolff, che in Belgio ha festeggiato la terza vittoria nelle ultime quattro gare, che arriva lo schiaffo più pesante. Al venerdì, sulla F1 W15 era stato provato un nuovo fondo, che aveva però generato il problema del bouncing, come capitato al Cavallino nel recente passato.
La Mercedes non ci ha pensato due volte, smontando la novità e ripuntando sul vecchio fondo, cosa che anche la Ferrari aveva fatto a Silverstone. La differenza? La F1 W15 si è messa d’incanto a volare, mentre la SF-24 non riesce mai a trovare giovamento dagli interventi che vengono svolti dagli ingegneri, ed ancora una volta, si va in vacanza con molti più dubbi che certezze. E la seconda parte di stagione, in casa Ferrari, si preannuncia durissima. Ma ormai non è più una notizia.
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