La Ducati ha una storia incredibile nella classe regina del Motomondiale. Due modelli iconici di MotoGP saranno battute all’asta.
I rider più importanti della storia della Ducati sono Capirossi, primo storico comandante del box rosso, Casey Stoner, primo vincitore di un Mondiale, Andrea Dovizioso e Pecco Bagnaia. Quest’ultimo, negli ultimi 3 anni, sta dominando la scena. I puristi, però, rimarranno sempre legati alle imprese di Capirex e del canguro australiano in un’epoca in cui le rivali giapponesi erano al top.
La prima Ducati MotoGP del 2003 e la storica GP7 di Casey Stoner del 2007 saranno messe all’asta domenica 25 agosto all’autodromo di Silverstone da Iconic Auctioneers. Si tratta di due MotoGP, provenienti dal reparto ufficiale Ducati Corse, andate in pista. Nel 2003 la Casa di Borgo Panigale decise di sfidare i competitor della classe regina con l’inedita Desmosedici GP3. Il bolide era equipaggiato con un motore desmodromico 4 cilindri da 989 cc, a V 90°, con quattro valvole per cilindro che sprigionavano oltre 220 CV a 16.000 giri/min con iniezione e accensione Magneti Marelli e un peso di soli 145 kg.
La Rossa presentava un telaio in acciaio tubolare a traliccio con forcellone in alluminio e sospensioni anteriori e posteriori Ohlins completamente regolabili. Disponeva di pinze Brembo a quattro pistoncini con dischi in carbonio da 305 mm all’anteriore e di una pinza Brembo a due pistoncini al posteriore con disco in acciaio da 220 mm. Aveva il main sponsor Marlboro ed è stata guidata da Loris Capirossi durante il campionato 2003. In quell’annata il rider italiano arrivò al quarto posto, mentre il team emiliano festeggiò il secondo il secondo posto. La prima storica vittoria la mise a segno Capirossi nel Gran Premio di Spagna in Catalogna. Dalla prossima stagione in Ducati cambierà tutto.
Ducati, asta da capogiro
La cavalcata mondiale di Casey Stoner in sella alla GP7 fu un regalo inaspettato a tutti i tifosi. L’australiano arrivò giovanissimo nel box emiliano e subito registrò 5 pole position e ben 11 vittorie. Sotto il serbatoio la GP7 aveva un motore bialbero desmodromico sempre V4 a 90° da 799 cc, con 4 valvole per cilindro, che erogava oltre 220 CV, con iniezione elettronica Magneti Marelli e accensione con controllo dell’acceleratore EVO TCF e un peso di 148 kg.
Anche la GP7 aveva un telaio in acciaio tubolare a traliccio con forcellone in alluminio stampato e sospensioni anteriori e posteriori Ohlins completamente regolabili. Dotata di pinze Brembo a quattro pistoncini con dischi in carbonio da 305 mm all’anteriore e di una pinza Brembo a due pistoncini al posteriore con disco in acciaio da 220 mm.
Il telaio originale è stato utilizzato nella stagione 2007 e sarà il vero punto di forza all’asta. La quotazione della GP3 di Loris Capirossi oscillerà tra i 210.000 e i 230.000 euro, mentre occorreranno tra i 445.000 e i 470.000 euro per la Desmosedici di Casey Stoner, più commissioni e tasse.