Doccia gelata per Ducati: che beffa dopo il trionfo di Bagnaia, tifosi delusi

La Ducati ha dominato in Austria con Pecco Bagnaia padrone assoluto, ma poco dopo è arrivata la beffa. Cosa è accaduto.

Non c’è niente da fare per la concorrenza contro la dittatura ferrea che la Ducati ha imposto in MotoGP, demolendo i rivali di week-end in week-end. La casa di Borgo Panigale ha vinto tutte le gare nella stagione 2024, lasciando solamente all’Aprilia di Maverick Vinales la tappa di Austin. Si tratta, sino ad oggi, del campionato più dominato in assoluto, grazie ad una Desmosedici GP24 che è perfetta in ogni suo dettaglio, un capolavoro d’ingegneria ed un orgoglio italiano.

Ducati beffa clamorosa
Ducati con Pecco Bagnaia in azione a Spielberg (ANSA) – Tuttipazziperilmotorsport.it

La Ducati vola verso il quinto mondiale costruttori di fila in top class ed il terzo tra piloti e squadre, una superiorità che sino al 2027, anno in cui verranno cambiati i regolamenti tramite una rivoluzione tecnica, sarà molto difficile scalfire. Dopo il successo di Pecco Bagnaia in Austria, con il quale si è ripreso la leadership del mondiale dalle mani di Jorge Martin, in una sfida molto intensa, per il brand bolognese è arrivata una piccola delusione, anche se ci sarà tutto il tempo per poter recuperare in futuro.

Ducati, arriva una grande delusione

Mentre Pecco Bagnaia dominava la scena in quel di Spielberg, la Ducati faceva anche il proprio debutto assoluto nel mondiale MXGP, il sella alla Desmo450 MX sul tracciato di Arnhem, in Olanda. La leggenda del motocross ha accettato la sfida ed è salito in sella alla moto ufficiale della casa di Borgo Panigale, ma il risultato non è stato troppo esaltante.

Ducati Tony Cairoli ritiro al debutto
Ducati Tony Cairoli in azione ad Arnhem (Ducati) – Tuttipazziperilmotorsport.it

Infatti, Cairoli è stato costretto al ritiro mentre occupava la nona posizione in Gara 2, dopo essere giunto solamente 15esimo in Gara 1. Il rider siciliano era lontano da anni dalle piste del mondiale di motocross, ma la sua classe è rimasta intatta, anche se ci vorrà del tempo per tornare ai livelli del dominatore e star del momento Jeffrey Herlings, che con la sua KTM ha confermato la propria superiorità.

Il nove volte campione del mondo di casa Ducati è riuscito a chiudere la gara, seppur nelle retrovie, nella prima manche, ma nella seconda è stato costretto a riportare ai box la Desmo450 MX a causa di un guasto tecnico. Poco male, dal momento che si trattava del debutto assoluto della casa di Borgo Panigale nel mondiale MXGP, e l’obiettivo è quello di crescere, sia sul fronte delle performance che dell’affidabilità, di gara in gara.

Gestione cookie