In un periodo molto caldo in tutti i sensi evitare di pagare delle multe non valide è possibile: se ne avete prese di questa tipologia siete salvi
Alcuni tipi di contravvenzioni non hanno valore e non devono essere saldate. Sono solo dei casi molto specifici e potete controllare voi stessi se rientrate in quel range. In tal caso la multa va stracciata perché non ha valore.
Il periodo estivo è caldissimo in tutti i sensi e non solo per le temperature africane. I viaggi, gli spostamenti verso i luoghi di villeggiatura e il traffico autostradale in aumento rende assai più semplice incappare in qualche contravvenzione. Che si tratti di limiti di velocità o qualche altra infrazione, c’è il rischio di dover pagare dazio. Considerando i costi del carburante e la preoccupante inflazione dell’ultimo periodo, arrivare ad un quadro disastroso per le proprie tasche è fin troppo facile. Il nuovo Codice della Strada, però, può venire in nostro soccorso, salvandoci dal pagamento di alcune tipologie di multe.
Come voluto da Ministro delle Infrastrutture e dei Traporti Salvini, l’utilizzo degli autovelox e dei barcavelox deve seguire delle regole ben precise per essere valido. La distanza di avviso di presenza del dispositivo, le zone in cui gli stessi vengono installati e l’omologazione della macchine e tutta una serie di aspetti a cui i Comuni devono attenersi.
Per quanto riguarda gli autovelox, l’ordinanza 10505/2024 della Cassazione è perentoria: l’approvazione è propedeutica all’omologazione, che è un accertamento di natura tecnica non aggirabile. Purtroppo per loro, però, spesso i Comuni si fermano alla prima e quindi utilizzano mezzi non validi.
Come sottolineato dall’associazione giuridica nazionale dei consumatori e micro imprese Migliore Tutela, la stessa questione dell’omologazione è applicabile anche in mare con i barcavelox. In periodo estivo di grande affollamento nautico è un aspetto di cui tenere conto. La Cassazione, con ordinanza numero 20492/2024, ha stabilito che anche i dispositivi per le barche fanno multe nulle se non omologati.
Il caso specifico di un verbale del 2014 ha portato dopo 10 anni di battaglie legali a tale risultato, visto che come ribadito dall’organo giuridico la circolazione nelle acque controllata con dispositivi di monitoraggio va bene solo se “debitamente omologati”. Tramite questo principio chiunque si venisse a trovare in tale situazione può sempre ricorrere contro la sanzione e si vedrà automaticamente annullata la multa. I Comuni devono correre ai ripari se vogliono rimanere nella legalità delle contravvenzioni.
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