In Italia è partito l’allarme patenti, il quale ha gettato nello sconforto tutti coloro che l’hanno o che si apprestano a conseguirla.
L’ottenimento della patente passa per un doppio esame da sostenere, in Italia. Una parte teorica, i cui fondamentali si apprendono durante il corso da seguire, e una parte pratica, che anche in questo caso si sostiene in presenza di un esaminatore e dopo delle guide esplicative sostenute. Chiaramente è previsto il pagamento di una somma in alcuni casi considerevole prima di ottenere il titolo, ma non sempre il sistema è così chiaro.
Anzi, in questo momento in Italia non si vivono momenti di grande serenità sull’argomento, a causa di un allarme diffuso, che sta compromettendo il sistema e preoccupando sia gli esaminati che gli esaminatori. È stato rilevato da un’inchiesta portata avanti da ‘Repubblica’ circa un malcostume italiano fin troppo diffuso, nel quale è coinvolta anche la criminalità organizzata.
Pare, infatti, che esista un vero e proprio mercato, nemmeno troppo nascosto, che riguarda le patenti e che sta coinvolgendo investigatori a livello nazionale. Il quotidiano ha documentato ciò che accade con una certa regolarità fuori dalla Motorizzazione civile di Roma, che lascia sbigottiti.
In Italia è allarme patenti: l’inchiesta conferma il malcostume, cosa sta accadendo
In pratica sussiste una vera e propria organizzazione a delinquere, che in alcuni casi coinvolge gli stessi titolari delle autoscuole. Questi ultimi, che chiaramente sono soltanto un gruppo ristretto che va individuato e quindi fermato, a fronte di un pagamento in denaro, il quale oscilla tra i 3 e i 4mila euro, consentono ai candidati di sostenere l’esame di teoria della patente con una telecamera e auricolare nascosto, attraverso il quale suggeriscono le risposte.
Senza essersi preparati e con la complicità di titolari ed esaminatori della scuola guida, questi soggetti conseguono il titolo di patente di guida. Il fenomeno non è noto né recente, ma ultimamente si sta strutturando fin troppo. Secondo le informazioni raccolto dal giornale, il quale cita a sua volta fonti investigative, sette province operano seguendo questi criteri e creando un asse fra scuole guida, funzionari della motorizzazione compiacenti e criminalità organizzata. I luoghi di principale interesse sarebbero Roma, Latina, Padova, Bologna, Frosinone, Pescara e Brescia. Non è facile arrivare a capo della situazione, perché il personale esaminatore non può perquisire i soggetti per ricercare microspie e auricolari, ma l’attenzione è massima così come l’intenzione di smantellare il sistema.