Ritorno in grande stile per la celebre Alfa Romeo 33 Stradale, una delle supercar italiane più apprezzate di tutti i tempi
Era il 31 agosto del 1967 quando, alla vigilia del Gran Premio di Monza disputato nell’omonimo autodromo italiano, i dirigenti di Alfa Romeo presentavano al grande pubblico la loro ultima meravigliosa creatura nata dalla prestigiosa mano dal designer fiorentino Franco Scaglione, la quale sarebbe divenuta nel giro di pochi anni una vera e propria leggenda dell’automobilismo mondiale. Quasi 60 anni fa nasceva la iconica Alfa Romeo 33 Stradale, simbolo di un marchio ricco di tradizione e tradizione sportiva.
L’italianità stilistica trasudante dalle linee sinuose della sportiva di Arese si esalta grazie al rombo cupo del V8 aspirato, risultato della maestria meccanica dell’ingegnere Giuseppe Busso, altra figura di rilievo nella storia di Alfa Romeo. Il mito della fuoriserie del Biscione non resterà solamente un gradito ricordo, ma è pronto a risorgere grazie al nuovo modello nato dalla maestria artigianale e dalla professionalità che solo poche aziende italiane sono in grado di garantire, nel solco della tradizione sportiva a quattro ruote nostrana.
Alfa Romeo ha recentemente presentato ai propri appassionati la rivisitazione in chiave contemporanea della 33 Stradale del 1967, con un forte richiamo alla progenitrice soprattutto dal punto di vista delle forme estetiche. Meno, invece, per quanto riguarda le motorizzazioni, visto che saranno disponibili due versioni che tagliano netto con il passato: la prima endotermica con un turbo benzina V6 3.0 cc da 620 CV e la seconda completamente elettrica con 750 CV di potenza.
Oltre alla novità ufficiale di casa madre, però, ce n’è una meno assordante dal punto di vista mediatico, ma sicuramente molto più fedele alla celebre versione del 1967. Parliamo della 33 Stradale prodotta dalla MAT, acronimo di Manifattura Automobili Torino, azienda piemontese specializzata nella riproduzione di carrozzerie di vetture storiche. La MAT è stata fondata nel 2014 da Paolo Garella, dopo la sua fuoriuscita dalla Pininfarina e si è resa famosa per la sua creatura New Stratos Series facendo rinascere il mito dei rally anni ’70.
L’ultima novità in casa MAT è, per l’appunto, la vettura che prende ispirazione dall’Alfa Romeo 33 Stradale del 1967. Il telaio è tutto nuovo, moderno e in alluminio, ma assemblato secondo le classiche tecniche artigianali e ricalca fedelmente le sinuose linee della sua ispiratrice. Il cuore pulsante scelto è il V8 DOHC da 2,6 litri, derivato dal motore dell’Alfa Romeo Montreal e che sostituisce l’originale 2.0 V8 aspirato dell’ingegner Busso capace nella versione stradale di 230 CV di potenza.
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