Si continuano a fare grandi proclami sull’elettrico, ma c’è una soluzione più efficiente che non è ancora stata presa, seriamente, in considerazione. I numeri parlano chiaro.
L’industria dell’Automotive è sempre più incentrata sulla tecnologia alla spina. Tutti i più grandi produttori al mondo stanno puntando, massicciamente, sulle batterie agli ioni di litio, dimenticando che al mondo esiste una alternativa che permette un maggior numero di km e ad un impatto ambientale minore.
Parliamo della tecnologia ad idrogeno che non necessita di continue e lunghe ricariche ai distributori. Si tratta di energia autoprodotta che sfrutta il processo chimico dell’elettrolisi inversa. L’idrogeno si trasforma in energia elettrica, usando le celle a combustibile e sprigionando solo vapore acqueo. Le auto ad idrogeno hanno comunque, bisogno, di un rifornimento occasionale in strutture specifiche, una volta terminato il gas.
Si potrebbero anche convertire le auto con motori a combustione interna in idrogeno ma richiederebbero dei lavori di aggiornamento costosi. Sarebbe più logico acquistare, direttamente, una Hyundai Nexo o una Toyota Mirai, ammiraglia del brand numero 1 per vendite. Le auto ad idrogeno saranno il futuro dell’industria dell’Automotive, ma pare che molti costruttori non l’abbiano ancora accettato. I governi stentano a installare impianti di ricarica, facendo all-in sull’elettrico. Scopriamo quale è il potenziale delle FCEV.
Auto ad idrogeno, il futuro è tracciato
Un team di ricercatori dell’università di Delft, in Olanda, ha messo a punto un mezzo, altamente, tecnologico. Sarebbe già stata testata e sperimentata una vettura in grado di affrontare 2000 Km con appena 950 g di idrogeno. Si tratta di un vero e proprio record, potendo consentire un trasporto di a/r dalla Puglia alla Lombardia. Una soluzione del genere pensionerebbe in un lampo le auto termiche ma anche le EV.
Andrebbero valutati anche i prezzi. Per ora il costo delle auto idrogeno introdotte sul mercato è risultato proibitivo e le infrastrutture scarse. Eni ha lanciato 3 bandi PNRR: a Venezia nell’ambito del trasporto pubblico e del rifornimento privato; a San Donato Milanese per il trasporto privato, sia pesante che leggero; e a Taranto, per il trasporto pesante e leggero legato al porto e all’area industriale.
L’Eco-Runner XIII, così è stato battezzato l’innovativo veicolo, sembra una navicella spaziale. Ha un look all’avanguardia ma dietro c’è uno studio. Per ridurre al minimo il peso gli elementi superflui sono stati eleminati. E’ venuta fuori un’auto con una aerodinamica futuristica e piuttosto sicura. Il design andrà perfezionato ma la sostenibilità è un tema importante. Riuscire a viaggiare su FCEV efficienti, leggere, maneggevoli e a zero impatto ambientale potrebbe cambiare, radicalmente, l’industria dell’Automotive.